L’Emicrania: cos’è e come gestirla?
L’emicrania è una delle forme più comuni di mal di testa.
È il terzo disturbo più prevalente al mondo e molto spesso si associa a cefalea di tipo tensivo oppure a dolore e rigidità a livello del collo.
Questa forma di cefalea è più comune nel sesso femminile, può interessare tutte le fasce di età con un picco di incidenza nella fascia 18-30 anni ed inoltre sembra esserci una predisposizione familiare.
Nonostante ci sia una grossa variabilità nella manifestazione sintomatica, spesso i pazienti con emicrania riferiscono:
- Dolore pulsante ed intenso, tale da interferire con le attività della vita quotidiana
- Dolore unilaterale, solitamente coinvolge solo un lato della testa
- Dolore che aumenta con l’attività fisica (ad esempio camminare, salire le scale)
- Fotofobia e fonofobia (ipersensibilità alla luce e al suono)
- Nausea e/o vomito
- In alcuni casi i pazienti possono riferire la classica aura, sintomi visivi come annebbiamento del campo visivo, piccoli bagliori o flash scintillanti che precedono di circa 10-30 minuti l’esordio del dolore acuto.
L’emicrania si manifesta con attacchi ricorrenti che possono variare da pochi episodi in un anno a più di un attacco alla settimana e se non trattati i sintomi dell’emicrania tendono a permanere dalle 4 alle 72 ore.
Pertanto è consigliato rivolgersi al proprio fisioterapista sin dalle prime manifestazioni del disturbo per una corretta gestione della problematica al fine di ridurre la frequenza e l’intensità delle riacutizzazioni e migliorare la qualità di vita.
Il trattamento si caratterizza per un approccio multimodale e prevede:
- Il primo obiettivo è quello di rassicurare ed informare il paziente sulle caratteristiche del suo disturbo ed educarlo ad un corretto stile di vita che possa ridurre la frequenza degli attacchi
- Terapia farmacologica prescritta dal medico specialista
- Il secondo obiettivo è quello di ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi attraverso tecniche di terapia manuale eseguite dal fisioterapista e tecniche osteopatiche
- Un ruolo importante è ricoperto dall’esercizio attivo che il paziente può eseguire sia sotto la supervisione del fisioterapista e come autotrattamento a domicilio al fine di favorire uno stile di vita attivo
- In alcuni casi possono rivelarsi utili anche tecniche di rilassamento eseguite dal fisioterapista in combinazione con una figura specializzata nella gestione dell’aspetto psicologico
UN CASO CLINICO DI EMICRANIA
Chiara N. affetta da emicrania riferisce frequenti attacchi di cefalea con dolore pulsante che coinvolge soltanto metà testa e si accompagna a nausea e ipersensibilità alla luce e ai suoni. Inoltre nei minuti precedenti all’attacco emicranico riferisce annebbiamento della vista e talvonta anche la comparsa di flash luminosi.La sintomatologia interferisce notevolmente con le attività della vita quotidiana in quanto peggiora con l’attività fisica come ad esempio il semplice salire le scale e spesso è costretta ad interrompere la propria attività lavorativa.
La valutazione iniziale ha tenuto conto della storia clinica della paziente, sono stati eseguiti test clinici e tecniche manuali da parte del fisioterapista ed è stato valutato l’atteggiamento posturale attraverso l’utilizzo del D-wall, della Prokin e del Walker View.
La paziente è stata sottoposta anche alla valutazione dell’osteopata e della logopedista per identificare delle possibili relazioni tra la cefalea ed eventuali disfunzioni viscerali o occlusali a carico della mandibola.
Data l’importanza di uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta al fine di gestire al megllio il quadro clinico dell’emicrania le abitudini alimentari della paziente sono state valutate in maniera specifica dal nutrizionista.
Da quanto emerso dalla valutazione, insieme allo staff sanitario abbiamo deciso di dividere il percorso terapeutico articolandolo in diverse fasi:
FASE 1: Controllo del dolore e della sintomatologia associata
La paziente è stata accuratamente informata e rassicurata sulla natura e sulla possibile gestione dei sintomi emicranici.
Sono state eseguite delle tecniche di terapia manuale per la riduzione del dolore da parte del fisioterapista e dell’osteopata integrandole con l’applicazione di laserterapia per favorire il miglioramento del quadro clinico.
Le tecniche manuali prevedevano delle mobilizzazioni articolari e delle tecniche muscolari decontratturanti mirate alla regione cranio-cervico-toracica. L’osteopata ha poi eseguito delle tecniche di mobilizzazione viscerale per favorire….
Il fisioterapista ha eseguito anche delle tecniche manuali di rilassamento delle strutture muscolo-tendinee mandibolari e in collaborazione con la logopedista hanno insegnato degli esercizi da poter eseguire a domicilio per migliorare la disfunzione mandibolare e il pattern della deglutizione.
Il paziente inoltre ha iniziato subito il recupero funzionale attivo attraverso un mirato programma di esercizi terapeutici e di tecniche di rilassamento.
FASE 2: Recupero Funzionale
Con la progressiva riduzione dell’intensità e della frequenza degli attacchi emicranici il trattamento manuale è stato sempre più integrato con il programma di esercizi attivi con l’obiettivo di incrementare la capacità di carico delle strutture cervicali e promuovere uno stile di vita attivo.
Quindi il programma di recupero funzionale attivo, iniziato già nella fase precedente, è stato integrato con esercizi a maggior carico e complessità mirati a favorire la mobilità e il ricondizionamento generale.
Per far questo, l’utilizzo di fitball, elastici, step, pesi e Blazepods è stato combinato con la tecnologia D-wall in grado di fornire attraverso uno schermo HD una costante guida alla paziente per una corretta esecuzione degli esercizi.
Già in questa fase è stato inserito un programma più globale di esercizi posturali tramite D-wall, Prokin e Walker View in modo da favorire un più completo recupero funzionale.
FASE 3: Aumento performance motorie e stabilizzazione dei risultati terapeutici
La paziente ha poi continuato il percorso di Medical Wellness al fine di mantenere i risultati ottenuti durante il programma riabilitativo.
Sotto la supervisione del fisioterapista è stata ulteriormente incrementata la complessità degli esercizi già appresi nella fase precedente integrandoli in un’ottica più globale di recupero funzionale e posturale attraverso l’utilizzo di D-wall, Prokin e Walker View al fine di mantenere uno stile di vita attivo, migliorare la performance motoria e la gestione della postura sia in statica che in dinamica.
Durante il percorso il paziente è entrato in contatto con il Fisioterapista, l’Osteopata, la Logopedista e il Nutrizionista.
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